parto dalla caldaia, ma arrivo alla legalità


Scusate, non potevo tacere la mia gioia. 
Questi giorni son passati, per fortuna non troppo freddi, e con due docce, una in casa di amica, l'altra dai suoceri.
Ce l'abbiamo fatta, ma avere una caldaia ri-funzionante è troppo bello. Ora però so che posso resistere anche senza accenderla troppo. Vabbe', intanto mi godo l'acqua calda, la doccia senza aver preparato prima un borsone da piscina, il lavaggio dei piatti con acqua tiepida, i panni e il pigiama sui termosifoni per accelerare l'asciugatura, o semplicemente per riscaldarli la sera, prima di indossarli. 
Marta è stata così colpita dall'andirivieni di tecnici e ingegneri idraulici e dal mio disegno precedente, che ora disegna solo caldaie.  Punto.

Venerdì pomeriggio, con Marta a seguito, sono andata alla presentazione del libro La legalità del noi, scritto da Giuseppe Gatti, magistrato antimafia, e Gianni Bianco, giornalista della Rai (con prefazione di Don Luigi Ciotti), due uomini della mia città, gente che anche in gioventù ha lottato per grandi ideali.
Sul sito della casa editrice, Città Nuova, scrivono "Storie di riscatto ed emancipazione dalla logica della violenza, della sopraffazione, del malaffare, dell’omertà.
Contro la logica della morte che costituisce l’essenza della criminalità organizzata. Per una cultura della vita, della legalità, della libertà. Storie di uomini e donne che ce l’hanno fatta. Che hanno alzato la testa. Insieme. Perché insieme si può. Storie come quelle di Ercolano, prima città del sud nel quale il pizzo è stato dichiarato fuorilegge; grazie al lavoro congiunto di cittadini, istituzioni, magistrati, forze dell’ordine. Storie come quella della Calcestruzzi Ericina di Trapani sulla quale la mafia aveva messo gli occhi, riscattata dalla cooperativa di ex dipendenti dell’azienda. Con coraggio e ostinazione. Segno di una (lenta) rivoluzione per riaffermare da cittadini la cultura della legalità."
Sono intervenuti Franco Roberti (procuratore nazionale antimafia), Anna Canepa (segretario generale Magistratura democratica) e Salvatore Cantone (presidente Associazione antiracket di Pomigliano d'Arco). A moderare l'incontro Giovanni Zaccaro (coordinamento Area Bari).
A fare da sfondo attivo alla presentazione, una serie di testimonianze da parte di chi ha lottato contro le ingiustizie (nonostante il pericolo) e chi quotidianamente opera nel sociale, accanto a persone "difficili", gente che cerca di lavorare nel rispetto della legalità e delle relazioni. E Gatti diceva appunto che legalità è intesa come relazione; legalità di una comunità che collabora. Non deve essere più lotta solitaria da parte di vittime, ma bisogna mettere insieme le forze.
Sala strapiena, gremita di gente comune, giornalisti, tv, ma anche polizia e scorta: "roba seria!", ho detto a Marta. Ho cercato di spiegarle che si raccontavano storie di persone che erano state derubate (sono state private di denaro, lavoro, serenità, ecc…); lei ha ascoltato, a volte disegnato, ha battuto le mani. Non si è accorta della presenza di armi, stemmi, divise. Ha partecipato attivamente anche lei, sorprendendomi per tanta pazienza.

Il libro l'ho regalato anche a mio cugino, che "da grande farà il magistrato". Gli auguro di riuscirci, e di essere una persona coerente e combattiva.


Commenti

  1. Contenta per la caldaia...non si poteva aspettare di più!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. anche noi…anche noi!!! i nostri capelli, ascelle, piedi ringraziano più di tutti!

      Elimina
  2. hai fatto bene a portarla. non si è mai troppo piccoli per certe cose...

    RispondiElimina
  3. Disegno bellissimo ahahahah e bella l'idea di portarla con te, non vedo l'ora di condividere anche io queste cose col moccioso lagnoso (in questi giorni chiusi in casa, fuori la pioggia dentro i denti che spuntano.....non è facile farlo star buono, amore mio!!)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. immagino…poverino…e poverina tu ;-)
      Già quando son grandi la clausura da' alla testa, figuriamoci alla sua età.
      Allora…che questa pioggia abbia fine!

      Elimina
  4. Complimenti per averlo portato ad un evento così importante. Purtroppo, so bene che non tutti magistrati sono combattenti e coerenti ma quelli che lo sono, rendono un gran servizio a noi tutti.
    Stare senza caldaia...quasi come senza gas in cucina...che incubo! Contenta per voi che sia finita!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. questo qui è uno che ora vive sotto scorta….pensavo a come debba essere la vita quando scegli di stare al 100% dalla parte della giustizia, quando metti al primo posto i tuoi ideali e la salvaguardia di questi…!

      Elimina
  5. Scusa se lo faccio magari nel post meno adatto ma te lo dovevo dire: i tuoi disegni sono bellissimi! Mi piacciono da morire!

    Silvia

    RispondiElimina

Posta un commento